Evoluzione alimentare: come l’uomo è cambiato

Evoluzione e Alimentazione

Oggi vi voglio far leggere un interessante articolo tratto da Project Invictus che parla di come ci siamo evoluti a livello alimentare passando attraverso luoghi comuni e diete improbabili!

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Su internet capita spesso di leggere che l’essere umano non è fatto per mangiare carne e proteine animali, oppure all’opposto che deve seguire una dieta specie specifica che escluda tutti gli alimenti “moderni” introdotti con l’agricoltura (cereali, legumi, latticini).

Alla base di queste teorie sull’evoluzione alimentare c’è l’evidente peggioramento dello stato di salute dell’uomo occidentale ed un suo miglioramento escludendo determinate categorie di alimenti.
Vedremo alla fine dell’articolo, dopo aver visto velocemente il cambiamento dell’alimentazione nel corso dell’evoluzione, che la nostra spiegazione a questo trend è un’altra, ma andiamo per gradi ed iniziamo questo viaggio alla scoperta dell’evoluzione alimentare dell’uomo.

Carnivori, erbivori, onnivori, frugivori

Contrariamente a quanto possiamo pensare in natura non esiste una separazione netta tra erbivori o carnivori, almeno come la intendiamo noi. Per esempio la mucca che è un erbivoro quando mangia l’erba involontariamente introduce anche piccoli insetti, larve, vermi e lombrichi.

Il leone di contro quando caccia una preda inizia a mangiarla dalle interiora e si nutre anche dei vegetali che l’animale aveva mangiato. La nostra visione degli alimenti è molto superficiale, spesso ci dimentichiamo che tutto è fatto da molecole e che queste sono composte da atomi. È la dose a fare il veleno, in natura per gli animali più evoluti non esistono assolutismi.

Evoluzione e alimentazione: da invisibili a primati

Per poter comprendere a fondo il nostro metabolismo dovremmo partire dai nostri antenati più antichi, i primi batteri anaerobici che hanno popolato la terra e che si nutrivano solo di glucosio. Tuttavia la trattazione sarebbe troppo lunga e complessa pertanto facciamo un salto di milioni di anni e passiamo ad antenati più recenti: le scimmie antropomorfe.

La vita sugli alberi

Non possiamo non parlare delle scimmie mentre parliamo di evoluzione alimentare. I nostri predecessori passavano la loro esistenza al riparo sugli alberi. Erano frugivori (fruttariani), si nutrivano in prevalenza di frutta e semi. Tuttavia le scimmie antropomorfe saltuariamente, mangiano anche piccoli insetti, formiche e larve.

Gli scimpanzé sono scimmie antropomorfe prevalentemente vegetariane. Il loro alimento preferito è la frutta ma non disdegnano anche la carne. Può capitare che caccino altre scimmie e che scambino la preda in cambio di sesso con le femmine.

Dal cielo alla terra

Cambiamenti atmosferici e climatici ci hanno obbligato a scendere dagli alberi e…  che fame! Ci siamo dovuti reinventare cosa mangiare. La nostra prima scelta è stata cercare le bacche nei cespugli e i tuberi nel terreno. Per un po’ siamo andati avanti così, tuttavia, successivamente abbiamo scoperto un’altra fonte di cibo più nutritiva: le carcasse. Detta così può fare schifo ma nella nostra natura siamo degli scavanger. Ripulivamo la savana dai resti del pasto dei leoni. Lottavamo con le iene per accaparrarci gli ultimi resti di carne. Non abbiamo denti per squarciarla, quella che compriamo dal macellaio deve essere prima frollata. Non abbiamo intestini per inghiottirla intera come fa il leone. Dobbiamo lasciare il tempo che vada leggermente in decomposizione e che ritorni più morbida.

Probabilmente difficilmente ci vediamo come mangiatori di carogne, ma i superstiti del disastro aereo delle Ande del 72, riuscirono a sopravvivere mangiando i propri compagni morti.

La caccia e l’idea che abbiamo dell’uomo preistorico arrivò dopo, inizialmente siamo stati avvantaggiati, questo perché la nostra corporatura non ci faceva riconoscere come predatori, potevamo avvicinarci agli altri animali senza farli scappare. Abbiamo, per fortuna, avuto il tempo di diventare abili cacciatori.

Per concludere questo paragrafo, col diffondersi dell’uomo sapiens sulla terra abbiamo visto che le popolazioni preistoriche avevano un’alimentazione molto differente a seconda della zona dove si trovavano, da prevalentemente vegetariana a prevalentemente carnivora. Insomma ci siamo sempre adattati a mangiare quello che trovavamo.

Il legame tra evoluzione e alimentazione dell’uomo

Il ritrovamento dei crani e dei denti dei nostri antenati hanno descritto come la nostra dentizione ha seguito le nostre abitudini alimentari. Da frugivori-vegetariani avevamo dentro molto grossi adatti a macerare tutto il giorno i vegetali. Quest’ultimi hanno un basso valore biologico, per fornire tutti i nutrienti devono essere finemente macerati ed assunti in grossi quantitativi (gli erbivori mangiano tutto il giorno). Più la nostra alimentazione ha incluso fonti animali e più la dentizione si è rimpicciolita.

Oggi questa evoluzione (involuzione) continua ancora. Sempre più persone hanno i denti storti e hanno problemi con quelli del giudizio. Questo avviene perché non siamo più abituati a masticare alimenti duri (tuberi e carni crude), nel bambino lo sviluppo della mascella e della mandibola è pertanto limitato (legge dell’osso di Wolf) ed i denti non trovano il giusto spazio dove crescere.

Da cacciatori raccoglitori ad agricoltori allevatori

10.000-15.000 anni fa abbiamo iniziato a lasciare il nostro vecchio stile di vita per intraprendere il mestiere d’agricoltori. Perché questo è successo? Perché una simile evoluzione alimentare? Principalmente perché rispetto ai cacciatori gli agricoltori riescono a produrre più prole e questo ha un vantaggio nella sopravvivenza della specie.

L’agricoltura ha portato anche molti altri vantaggi, oggi state leggendo questo articolo grazie a questa rivoluzione, ma inizialmente non è stato tutto rose e fiori. Passare da un’alimentazione di caccia e raccolta ad una agricola ha portato ad un abbassamento della vita media e della statura. Perché questo è successo?

  1. Siamo passati da un’alimentazione varia e stagionale ad una più monotematica
  2. Sono nate più malattie ed epidemia grazie al fatto che eravamo più numerosi e stanziali
  3. L’attività dell’agricoltura è ripetitiva, richiede molte ore ed è biomeccanicamente non naturale

Ma alla luce di tutto questo allora cereali, legumi e latticini fanno male?

Le popolazioni più longeve della terra

Se guardiamo ai popoli che vivono di più al mondo seguendo uno stile di vita occidentale, vediamo che Giapponesi (Okinawa) e Sardi sono tra i ceppi di popolazione più longevi. Possiamo subito notare che si nutrono abitualmente di cereali, legumi ed i sardi anche di latte e formaggi.

Questo cosa ci insegna? Gli alimenti devono essere studiati in primis per la loro composizione chimica. Cosa contengono, le loro molecole come interagiscono con l’essere umano? Ci troviamo nell’anno dei legumi, quest’ultimi hanno sicuramente dei difetti (antinutrienti) ma anche moltissimi pregi.

Escluderli perché l’uomo preistorico non li mangiava, perché per assimilarli siamo obbligati a cuocerli, per via delle lecite e saponine, vuol dire avere una visione limitata della nutrizione. I legumi sembrerebbero essere protettivi con alcuni tipi di cancro, hanno una composizione d’amilosio e amilopectina (amido) ottimale per insegnare all’organismo a metabolizzare correttamente i carboidrati e sono ricchi di fibre e micronutrienti. Li assaggiate e vi viene subito mal di pancia? Abituatevi con piccole dose, potete anche decidere di non inserirli nella vostra alimentazione, basta che poi non crediate che l’uomo non vive 120 anni perché li mangia.

Alimentazione, evoluzione e psicologia

L’evoluzione alimentare è sicuramente un aspetto affascinante ed interessante della nostra nutrizione. Proprio perché studiarla è importante non dobbiamo cadere in estremismi che hanno più a che fare con la psicologia che con la fisiologia.  Credete veramente che l’uomo oggi sta peggio perché mangia le proteine animali o i cereali o il latte?

La realtà è che la nostra condizione è peggiorata nel momento in cui stiamo diventando sempre più sedentari e mangiamo sempre più in eccesso. Sono gli “ingorghi metabolici” a peggiorare il nostro stato. Stiamo a preoccuparci di non introdurre intere categorie d’alimenti quando passiamo buona parte della giornata seduti o viviamo in città inquinate, fattori molti più importanti nell’abbassare la nostra aspettativa di vivere in salute.

Trovare dei nemici alimentari è un modo facile di vivere la vita, perché scarichiamo su alcuni alimenti tutte le colpe del mondo, tutte le nostre sfrustazioni. L’esempio è che indipendentemente da che alimenti togliete starete meglio. Questo succede a chi toglie il latte, la carne, i cereali, ecc. Per consolidare le vostre sicurezze cercherete gli studi scientifici che le avvalorano, senza tuttavia mai andare a controllare perché nelle linee guida (che sono la somma delle review e metanalisi) non troviamo esclusa nessuna categoria d’alimenti (ma tanto lo sappiamo sono gli interessi commerciali).

Insomma ogni gruppo cerca al suo interno la conferma alle proprie convinzioni e crea una selezione delle informazioni che le avvalori.

Seguite pure tutte la dieta che volete a patto che…

Per concludere vogliamo dare un consiglio. Seguite pure tutte le diete che desiderate (Vegane, Paleo, Gruppo sanguigno, ecc), basta che vi basiate sui numeri. La vostra composizione corporea è migliorata? Avete perso grasso e messo su muscolo? I vostri esami ematici e medici sono ottimali? Perfetto continuate come state facendo.

In questo caso l’evoluzione è sicuramente con voi.

Articolo tratto da: ProjectInvictus

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